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I FEDELISSIMI DELLA MOLFETTA CALCIO FEMMINILE

Quando il tifo diventa “romantico” e aiuta a crescere il calcio: ecco la storia dei “fedelissimi” della Molfetta Calcio Femminile

Due stagioni fa iniziava l’avventura delle ragazze biancorosse su un campo vero, il mitico “Paolo Poli”. La Molfetta calcio femminile- prendendo in prestito le parole dei news trolls  – “sembrava ancora una bambina, Ma, faceva già girar la testa……”. Di tempo ne è passato ed è così che, all’inizio di questa stagione, “sembra proprio una signora, vestita coi colori della sera. Una regina sotto i riflettori” del “Paolo Poli” pronta ad essere la protagonista di uno dei romanzi più belli che si possono leggere sul calcio femminile della nostra città. E’ una stagione diversa, quella vissuta quest’ anno. Una stagione da protagoniste grazie ad una finale di Coppa Italia conquistata che, comunque andrà, sarà storia da tramandare e raccontare. Un campionato da giocare che la prossima settimana metterà le biancorosse di fronte ad uno vero e proprio big match con la speranza di conquistare la quinta vittoria consecutiva stagionale. Quella porta casalinga ancora inviolata è uno dei simboli di una stagione fatta di numeri eccezionali e un percorso straordinario da affrontare a testa bassa, con umiltà e passione. Attraversano quel tunnel, le ragazze biancorosse, concentrate sulla gara, ma sugli spalti c’è un gruppo nato spontaneamente pronto a sostenerle. A noi piace chiamarli “fedelissimi”, ovvero un gruppo di tifosi, formato da genitori, parenti, giovani amori o amici che spontaneamente si danno appuntamento sugli spalti, pronti, con i propri riti scaramantici, a tifare Molfetta Calcio Femminile. Nessuna condizione meteo avversa è in grado di fermarli mettendo in atto quel fair play unico e che tanto vorremmo vedere sulle tribune e le curve di tutto il mondo. Non importa se il risultato finale non coincide con una vittoria in quanto loro sono sempre là, ad applaudire, rispettando l’avversario. Se il tifo cittadino risponde ancora con troppa timidezza…e, a volte, verrebbe da dire anche diffidenza, nei confronti delle atlete biancorosse, i “fedelissimi” ci sono sempre. Possono sembrare pochi, ma il loro incitamento è fondamentale e rappresenta quel “dodicesimo” uomo in campo al fianco delle nostre ragazze. Un tifo genuino e passionale presente anche in trasferta. In completa autonomia macinano chilometri e li rivedi sempre lì, sugli spalti, a seguire le ragazze non con coreografie, ma semplicemente con la loro voce, incitando la squadra nel momento del bisogno. La loro vicinanza alla squadra corre anche, con discrezione,  attraverso le chat social: se per motivi di lavoro non possono seguire le biancorosse, il sostegno è comunque assicurato. Una presenza costante per una storia che va raccontata. A loro non piace essere sotto i riflettori, ma questa volta i riflettori se li meritano tutti perché il calcio, per crescere, ha bisogno anche delle piccole storie domenicali, in grado di diventare grandi storie di vita.

Ufficio Stampa Molfetta Calcio